Spesso la storia di un liquore o distillato è accompagnata da un racconto o da una connotazione folcloristica: le Janare beneventane dietro il famoso amaro campano, l’intrecciarsi delle scorribande piratesche con il rum, l’alone magico che circonda la produzione del Nocino, il Cognac napoleonico nato sulle cronache degli ultimi giorni del Corso. Così anche noi abbiamo ricercato le ultime tracce delle ormai perdute leggende che si celano dietro l’arte della distillazione e dell'infusione montana. Le abbiamo scoperte ripercorrendo la leggenda del Mazaròl, le cui misteriose impronte, lasciate sulla neve, attiravano poveri malcapitati che, perdendo la memoria, finivano al suo servizio per la produzione di burro, formaggi ...e l'amaro, naturalmente. E proprio il Mazaròl è presente sull'etichetta di Spirito delle Dolomiti, un amaro dal carattere balsamico e agrumato che mixa frutta ed erbe officinali di montagna secondo la secolare sapienza della distilleria montana, per cogliere il meglio dalla natura dolomitica e regalarti attimi di autentica piacevolezza. La bottiglia e i suoi dettagli sono stati pensati per esaltare al meglio l’unicità della ricetta, dischiudendo sorso dopo sorso il connubio tra simbologie millenarie, gestualità di produzione e contemporaneità dello spirito. In Spiriti Artigiani, infatti, l’amore per il territorio italiano e per i suoi prodotti di eccellenza si sposa con la ricerca di ricette originali, apprezzabili sia lisce che in miscelazione, in grado conferire a ogni drink un carattere innovativo. Spiriti Artigiani riscopre quindi il passato, con l'idea di farlo apprezzare anche nel presente, grazie alla rivisitazione in chiave moderna delle ricette.
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